MasterKeen HBIM
Il BIM per Historical & Heritage
1 Aprile 2025
Impara a creare modelli digitali BIM di beni storici e opere.
Dalla gestione alla conservazione immobiliare e museale.
Le informazioni importanti
Historical di nuova generazione
Il MasterKeen HBIM è un percorso unico in Italia, realizzato con lo scopo di promuovere la digitalizzazione dei beni culturali siano essi edifici o opere d’arte preziose, perché il processo tecnologico possa essere messo a disposizione del settore umanistico, aprendo le porte di nuove professioni in enti e strutture la cui missione va molto oltre la classica progettazione.
Fondazione Biblioteca Capitolare di Verona
Il programma del Master è stato progettato in collaborazione con la Fondazione Biblioteca Capitolare di Verona, l’ente museale bibiliotecario in attività più antico al mondo.
Museo Egizio di Torino
Il MasterKeen HBIM è attuato in collaborazione anche con la Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, il museo più antico, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà egizia, considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante al mondo dopo quello del Cairo.
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10 mesi
32 settimane di lezioni pratiche, esercitazioni, sfide e workshop frontali.
Tutti i giorni da Lunedì a Venerdì, dalle 9.30 alle 17.30.
8 settimane di stage presso le relatà affiliate.
1300 ore di apprendimento.
€ 11.500 + IVA
Totalmente finanziabile con il prestito Per Merito di Intesa Sanpaolo.
Per corso, vitto e alloggio. Nessuna rendicontazione.
Nessuna garanzia patrimoniale né firma dei genitori.
Accesso con diploma 70/100 o laurea 100/110.
Inizi a pagare due anni dopo e dilazioni fino trenta.
Nuovi orizzonti professionali
Le competenze acquisite possono essere applicate nei settori della progettazione conservativa o della gestione di beni e opere in enti culturali, museali ed ecclesiastici di importanza culturale internazionale.
In Italia o all’estero.
I dettagli del Master
Livello Volcano
H²BIM: digitalizzazione e umanesimo
L’HBIM classico (Heritage o Historical BIM) è l’applicazione dell’omonimo processo alla digitalizzazione di beni immobiliari (edifici) volta alla conservazione, alla gestione e al recupero degli stessi.
Con il MasterKeen faremo un grande passo avanti, applicando il processo HBIM non solo agli edifici, ma anche alle opere artistiche antiche fisse (affreschi, mosaici, decorazioni, etc) e mobili (quadri, statue, collezioni, oggetti, manoscritti, tomi, etc.) per attuare una gestione digitale della conservazione e del mantenimento, mappando lo stato di conservazione, di usura, di ammaloramento e, soprattutto, di maintenance.
In collaborazione con Fondazione Biblioteca Capitolare e Museo Egizio di Torino
Un obiettivo comune.
Digitalizzazione dei beni culturali.
Il MasterKeen HBIM nasce in collaborazione tra Volcano High e le fondazioni Biblioteca Capitolare di Verona e Museo delle Antichità Egizie di Torino (meglio conosciuto come Museo egizio di Torino), gli enti museali bibliotecario e storico più importanti e conosciuti a livello nazionale, famosi a livello mondiale.
Le due realtà condividono un Piano strategico 2022-2026 per la digitalizzazione dei beni culturali (immobili e opere), nel quale il processo BIM rientra come strumento attuativo principale per la gestione degli aspetti gestionali e informativi.
Tecnologie di rilievo
Cattura la realtà
Un modello HBIM non può esistere senza le tecnologie di scansione: sono la base sulla quale vengono sviluppati e mappati l’edificio storico, gli elementi decorativi, l’opera d’arte, il reperto o il bene storico da digitalizzare.
Non si può affrontare l’HBIM senza integrare da subito i più moderni sistemi di scansione digitale.
Nel MasterKeen HBIM la trasmissione delle competenze sulle tecnologie di scansione è a cura di Cattura la realtà di Bovolone (Verona), partner Volcano delle case history di successo degli ultimi due anni, nonché l’azienda alla quale la Biblioteca Capitolare di Verona ha affidato il delicato rilievo dell’intera struttura storica.
Dieci mesi di vera crescita professionale
Apprendimento
in quattro atti
Per trasformare fin da subito la comprensione in apprendimento, cioè in capacità pratiche, affronteremo l’HBIM partendo dagli strumenti di modellazione e gestione informativa, passando attraverso normative e processi, per poi dedicarci alle applicazioni specifiche per i beni storici e usi innovativi del processo allineato alle tecnologie di scansione.
Affronteremo quattro fasi, ognuna aggiunge un livello di profondità fino agli ambiti innovativi di ricerca e sviluppo: useremo l’HBIM per mappatura e conservazione degli edifici e dei beni immobili, comprendendo come il suo utilizzo possa essere applicato a casistiche più ampie del mercato immobiliare, ovvero quelle legate alla gestione conservativa di beni culturali dei quali anche gli immobili fanno parte, ma nei quali rientrano anche opere d’arte fisse e mobili che, parimenti, gli enti devono digitalizzare, gestire, mappare, catalogare e conservare.
HBIM per immobili storici
Applichiamo il BIM alla restituzione patrimoni edili.
HBIM per opere mobili e immobili
Usiamo l’HBIM per la gestione e la conservazione di beni culturali.
Catalogazione beni e opere
Trasformiamo il modello HBIM in un HUB di database per la catalogazione informativa.
Ricerca e sviluppo
Uniamo l’HBIM a tecnologie avanzate per aprire nuovi orizzonti.
Una tesi per ogni fase,
una presentazione per ogni tesi.
Ogni fase del MasterKeen HBIM viene chiusa con un’Experience di tesi orientata agli obiettivi strategici del corso: edifici storici, opere mobili e immobili, catalogazione digitale e ricerca&sviluppo. L’Experience consentirà di cementificare le competenze e applicare il processo a casi e beni reali, in collaborazione con gli enti promotori.
Alla fine di ogni Experience di tesi verrà organizzato un evento di presentazione del lavoro svolto, che si terrà presso le sale conferenze di FBC e del MET.
Verranno invitati sponsor, professionisti del settore, rappresentanti accademici, progettisti specializzati in beni storici e ordini professionali.
Alla portata di tutti
Finanziamento
Per Merito
Puoi finanziare l’intero importo, per il corso e le spese accessorie.
Nessuna garanzia patrimoniale, nessuna rendicontazione, inizi a restituire due anni dopo la fine del corso, fino a 30 anni per rimborsare.
Il miglior finanziamento disponbilie per gli studenti Volcano*.
* Può essere richiesto a qualsiasi età, a partire dai 18 anni, anche se lavoratori o professionisti: l’unica condizione è l’iscrizione a un Master Volcano High.
Da quel momento si diventa studenti Volcano e si può richiedere il finanziamento.
Career Way
La via delle migliori realtà
Il Master prevede 8 settimane di tirocinio presso uno degli enti sostenitori, tra i quali i musei Biblioteca Capitolare di Verona e il Museo Egizio di Torino, con lo scopo di proseguire la collaborazione professionale dopo la fine degli studi.
I MasterKeen Volcano inoltre sono famosi per l’alto tasso occupazionale, i nostri ex-studenti collaborano con le migliori realtà, aziende e studi, a livello nazionale che trattano la progettazione, il recupero o il restauro di beni immobili storici.
Grazie al programma Career Way potrai entrare direttamente in contatto con i responsabili HR e i BIM Manager, per aver la migliore occasione professionale.
Il programma del Master
Fase 1
HBIM per edifici storici
Faremo il primo grande passo apprendendo come applicare il processo HBIM, composto da strumenti, normative UNI/ISO e metodi, alla creazione del modello digitale di un edificio storico esistente per la gestione e manutenzione da parte della proprietà immobiliare o del gestore, per rilievo, mappatura e monitoraggio di architetture e strutture e relativi stati conservativi e ammaloramenti.
Scopriremo insieme che gli edifici storici sono immobili che non hanno nulla di standardizzato, dove ogni elemento è singolare. Il BIM permette di ottenere un modello digitale e informativo organizzato secondo gli Usi del modello che il committente ne deve fare. Per questo non è sufficiente riuscire a modellarlo in Revit: è necessario strutturarlo, federarlo, stabilire gli standard in ottemperanza delle normative, utilizzare un processo pienamente collaborativo nel quale tutti i partecipanti sono fautori dell’unico grande obiettivo, producendo tutta la parte documentale che servirà al cliente a utilizzare il modello stesso.
Per ottenere un vero modello HBIM è necessario svilupparlo ottemperando al processo.
Passeremo i primi quattro mesi del Master a farlo.
Tecnologie di rilievo
Laserscan e nuvole di punti
Droni
Fotogrammetria
Experience di tesi 1.0
Quattro settimane per creare il modello HBIM di un edificio storico esistente mediante la digitalizzazione del costruito. Dalla nuvola di punti agli standard, dal modello federato alla documentazione BIM, fino alla consegna al cliente.
Autodesk Revit per architettura. Inizieremo con l’obiettivo di diventare esperti degli strumenti software per imparare a lavorare in autonomia. Il primo e più importante è Autodesk Revit, che permette di gestire le tre principali discipline del progetto. Partiremo da zero, ci avvicineremo al software e porremo solide e profonde basi in alcuni aspetti importanti, quali la parametrizzazione avanzata delle famiglie e la gestione del progetto, che ci permetteranno di salire di livello dal modulo successivo.
Rilievi digitali. Il vero punto di inizio di qualsiasi restituzione BIM di un patrimonio immobiliare è il rilievo digitale, che viene creato con le tecnologie più innovative, dal laserscan ai droni, per la restituzione di nuvole di punti e fotogrammetrie. Nel Master affrontermeo un’intera settimana di workshop su questo argomento, nel quale verrà affrontata l’importanza del rilievo con un approccio completo: dalla georeferenziazione alle tecnologie di rilievo, dall’elaborazione delle nuvole di punti fino alla restituzione ottimizzata per la creazione di un modello BIM. Faremo un workshop che affronterà l’intero flusso di lavoro.
Modelazione avanzata. Per poter soddisfare i requisiti richiesti dalla modellazione di edifici storici affronteremo tutte le tecniche più avanzate di creazione di elementi fuori standard, per esempio volte e capitelli, e usando Famiglie parametriche e Masse concettuali, così che la rappresentazione digitale possa aderire al rilievo laserscan in ogni suo più piccolo aspetto, ricostruendo ambienti che con le tecniche classiche non è possibile realizzare.
Dynamo e scripting. Impareremo a utilizzare Dynamo per automatizzare i processi di realizzazione degli elementi, di compilazione delle informazioni, di estrapolazione dei dati. Lo useremo per fini specifici legati al mondo dell’HBIM, dalla gestione dei particolari di facciata fino alla risoluzione di problematiche geometriche e informative dovute alla natura dei manufatti, quali la mappatura di stati conservativi, degradi, ammaloramenti di strutture o decorazioni.
Open BIM e IFC. Il BIM per edifici pubblici e privati prevede la garanzia dell’interoperabilità di formato, soprattutto quando è patrimonio della PA o di enti pubblici. Impareremo a costruire modelli basati su formati aperti come l’IFC, capiremo esportarli perché siano adatti al processo di verifica e validazione, come impostare informazioni, dati e IfcPropertySet prima dell’esportazione attraverso l’uso avanzato di Revit e Dynamo.
Processo BIM. Apprenderemo come utilizzare gli strumenti utilizzati all’interno di un processo BIM. Ci rapporteremo con le normative UNI 11337 e ISO 19650, affrontermeo gli usi del modello, la federazione dello stesso, LOD e LOIN, classificazioni, coordinamento interdisciplinare, validazione, relaizzazione di modelli IFC per l’interscambio operativo con altre piattaforme e la consegna all’ente pubblico. Capiremo come creare un modello BIM Historical vero, molto al di la del solo modello Revit.
Documentazione BIM. Il BIM è un processo di realizzazione, ma soprattutto di gestione, del modello digitale. Senza un’adeguata documentazione – dal manuale di utilizzo del modello stesso fino agli standard utilizzati – il cliente può farci poco. Per questo motivo dedicheremo un intero modulo alla parte documentale: Capitolato Informativo, Piano di Gestione Informativa, allegati per gli standard, classificazioni, regole di nomenclatura, regole di validazione, report di integrità del modello, mappatura di elementi gestionali del bene quali criticità e ammaloramenti. Tutto ciò che serve al cliente per utilizzare il modello consegnato.
Fase 2
HBIM per la digitalizzazione di opere d’arte
Nella seconda fase ci concentreremo sull’uso dell’HBIM per le opere e i beni culturali.
Partiremo dal punto di contatto con il modello dell’edificio, portando a un nuovo livello di utilità il modello digitale degli impianti MEP – un nuovo BIM Use non ancora esplorato – che devono garantire le condizioni ambientali ideali per la conservazione delle opere e la progettazione di esposizioni.
Alzeremo quindi l’asticella concentrandoci specificatamente sulla digitalizzazione delle opere stesse.
Quelle fisse, dai dipinti ai mosaici, fino alle decorazioni.
E quelle mobili, dai quadri ai tomi letterari, alle statue, fino a tutti gli elementi conservati.
Capiremo come l’HBIM, quando sostenuto da un’ottima conoscenza degli strumenti tecnici, può essere utilizzato per mappare e gestire lo stato di conservazione, il degrado, l’ammaloramento e la manutenzione di ogni singolo oggetto, arrivando a fornire strumenti concreti per attuare anche i prestiti tra enti attraverso l’uso di modelli digitali pensati appositamente per integrare le informazioni necessarie a ottemperare la materia dei prestiti regolata dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs 42/2004).
Tecnologie di rilievo
Laserscan
Fotogrammetria
Scanner triangolatori
Scanner a luce strutturata
Experience di tesi 2.0
Tre settimane, dalla creazione delle opere fisse e mobili con l’HBIM basato sugli Usi del modello, fino alla gestione delle informazioni per la predisposizione a mappatura e catalogazione.
Autodesk Revit per impianti MEP e antincendio. Inizieremo la Fase 2 con l’argomento che collega l’edificio storico alle opere contenute: la modellazione BIM di impianti meccanici, idrici, tecnologici ed elettrici, illuminazione per l’allestimento di mostre compresa, per la gestione degli ambienti museali ed espositivi. Capiremo come renderli informativamente utili alla gestione e alla manutenzione in accordo con le caratteristiche ambientali richieste dai beni fissi o mobili.
Modellazione geometrica avanzata. Impareremo a usare le funzioni più avanzate di Autodesk Revit per la modellazione di elementi complessi per riprodurre opere d’arte fisse e mobili, dagli affreschi ai dipinti, dai libri ai quadri, fino a statue e reperti. Capiremo con quali tecnologie di scansione rilevarli, come rendere il file più leggero utilizzando a nostro vantaggio gli Usi del modello, i LOD/LOIN, le classificazioni e ogni altro aspetto del processo BIM per ottenere un modello digitale del bene orientato agli scopi di gestione e manutenzione informativa.
Digitalizzazione di opere fisse. Partendo sempre da tecnologie di scansione, abbineremo laser e fotogrammetria per avere gli alti dettagli geometrici e fotografici, necessari a creare la versione tridimensionale e informativa di opere d’arte fisse, quali affreschi e decorazioni, da inserire nel modello BIM. Capiremo come gestirne lo stato utilizzando automazioni e processi realizzati con Dynamo per la mappatura delle zone, degli ammaloramenti, delle crepe e delle criticità. Affronteremo gli aspetti informativi gestendo i dati strutturati che consentono di tenere traccia dello stato e dei lavori conservativi di cui saranno oggetto, con lo scopo del monitoraggio tramite Data Analysis.
Digitalizzazione di opere mobili. Creeremo le rappresentazioni digitali di opere d’arte mobili, dal rilievo con scanner manuali alla modellazione orientata agli usi, fino agli aspetti informativi che consentono di tenere traccia dello stato e di gestire sia i lavori conservativi, sia le procedure di prestito ad altri enti, implementando metadati per monitorarne stato e utilizzo. Comprenderemo come realizzare modelli Open BIM IFC che possano essere forniti agli enti terzi per la gestione e organizzazione di mostre ed eventi, utilizzandoli per simulazioni spaziali e analisi di flussi.
Autodesk Revit mostre ed esposizioni di opere. Chiuderemo il cerchio sulle opere mobili e fisse affrontando l’Uso che l’ente deve farne, mostre ed esposizioni. Useremo Autodesk Revit con la tecnica del Generative Design per studiare posizionamenti e flussi di affluenza e passaggio dei visitatori, riprendendo l’uso del MEP per gli impianti illuminotecnici per la valorizzazione visiva dei beni.
Tesi 2.0
HBIM per opere e beni
Dalla creazione basata sugli Usi del modello, fino alla gestione delle informazioni per la predisposizione a mappatura e catalogazione
Nella seonda tesi del MasterKeen HBIM lavoreremo ancora in regime di teamwork per concentrare tutte le competenze di digitalizzazione sulla realizzazione delle opere contenute in un edificio di interesse storico, con particolare attenzione alle necessità della gestione museale, bibliotecaria ed ecclesiastica.
Partendo sempre da rilievi tecnologici ci dedicheremo ad affreschi e decorazioni, al loro stato di conservazione e alla mappatura degli ammaloramenti, applicando gli stessi concetti alle opere d’arte e ai beni conservati nella struttura – come per esempio i reperti – che svilupperemo con lo scopo di inseirirli nel modello digitale dell’edificio per facilitarne la gestione, l’esposizione, le mostre e il prestito, arrivando a crearne gemelli digitali smart che possano essere inserite nei modelli Informativi delle strutture ospitanti e predisposte per la catalogazione digitale.
Fase 3
Catalogazione e Data analysis opere e beni storici
Nella terza fase impareremo a far diventare il modello HBIM, composto da edificio e opere interne, un vero e proprio hub di accesso e collegamento a database di catalogazione specifici, nonché a estrapolare tutte le informazioni necessarie alla raccolta organizzata di informazioni dei beni, affrontando i database relazionali, i sistemi di gestione delle informazioni, il trattamento delle immagini e la mappatura sulle stesse di metadati, permettendo agli enti di effettuare con maggior efficacia sia Data Analisys orientata al controllo dello stato di conservazione e manutenzione dei beni, sia di ottenere in modo più efficiente i dati e le informazioni per la catalogazione condivisa con i mondi dell’arte e della cultura.
Tecnologie di rilievo
Laserscan
Fotogrammetria
Scanner triangolatori
Scanner a luce strutturata
Experience di tesi 3.0
Due settimane per progettare e produrre un catalogo digitale di immobili e opere.
Database per catalogazione historical data. Un piano strategico di digitalizzazione del patrimonio si basa sempre su un datbase finale di catalogazione, sia esso un database o una piattaforma Web. Affronteremo il tema dei database relazionali, useremo MySQL – uno dei più utilizzati al mondo – che ci permetterà di prendere confidenza anche con le query e l’estrapolazione personalizzata di dati tramite PHP e Json. Quando avremo imparato a giostrarci nei dati impareremo anche a trattarli con altri sistemi di database minori, il tutto con lo scopo di catalogare le opere, i relativi metadati, le scansioni digitali – laserscan e fotogrammetria- per lo stato conservativo.
Catalogazione stato conservativo. In questo modulo capiremo come usare il modello HBIM opportunamente pianificato e realizzato per estrapolare e mettere in relazione al database di catalogazione informazioni e documentazioni sullo stato conservativo, per produrre tavole tematiche e documentazione attraverso aggiornamento dati, scripting, collegamenti a fotografie e scansioni, mappando zone, oggetti, elementi e particolari costruttivi interessati da operazioni e pratiche conservative degli enti che gestiscono i beni.
Data analysis per beni immobili e mobili. Impareremo come utilizzare tali dati all’interno di sistemi di Data Analysis, da Google Looker Studio a Microsoft Power BI, che permettono di ottenere Dashboard – ovvero schermate con grafici e dati – aggiornate in tempo reale degli stati conservativo e manutentivo per una restituzione grafica immediata, permettendo al management di prendere decisioni gestionali con miglior efficacia.
Basi di Cyber Security. Usare database e catalogazione digitale richiede attenzioni informatiche rientranti sotto l’egidia della Cyber Security, che affronteremo a livello di utilizzatori: capiremo a quali regole di buon senso digitali attenersi, come rapportarsi con i rischi e la sicurezza per l’inserimento e l’estrapolazione dei dati, come strutturare il sistema informativo di comunicazione interna in modo che sia attuato lo stato dell’arte per la tutela intellettuale di contenuti e informazioni.
Fase 4
Ricerca e sviluppo
Nell’ultima parte del Master fronteggeremo le sfide di applicazioni innovative della modellazione informativa digitale.
Affronteremo una serie di workshop nei quali esperti del settore ci permetteranno di affrontare nuove tecnologie di scansione termografica, di restauro, di utilizzo delle tecnologie web più avanzate per la tutela delle proprietà intellettuali di modelli informativi per le opere. Affronteremo metodi sperimentali, cogliendo il meglio delle novità e provando a nostra volta a crearne uno in una tesi, quella finale, che metterà a frutto tutte le competenze conquistate negli otto mesi precedenti, sperimentando a nostra volta l’avventura della ricerca finalizzata allo sviluppo di nuove applicazioni dell’HBIM per la gestione di piani di digitalizzazione strategici per enti, fondazioni immobiliari e museali, fino all’uso dell’AI per l’aiuto nella catalogazione, per l’estrapolazione di informazioni dai database, l’analisi dei dati, il supporto a eventi e mostre.
Tecnologie
Scansione termografica
Intelligenza Artificiale
Blockchain
Stampa 3D
Experience di tesi 4.0
Due settimane per creare un nuovo modo di usare l’HBIM da proporre a enti e fondazioni.
Restauro conservativo opere fisse. In questo modulo affronteremo il restauro dal punto di vista di chi si occupa di attuarlo professionalmente su opere d’arte fisse (decorazioni, dipinti, mosaici) e immobili (particolari costruttivi quali colonne, capitelli, etc). Capiremo insieme a esperti di restauro quali sono i campi di applicazione del modello HBIM che possono arrivare a svolgere un ruolo utile per il restauro previsto dalla norma UNI 11337 con il LOD G. Svilupperemo il mockup di una parte di edificio da sottoporre a lavori, realizzando ciò che è esistente e, grazie a scansioni laser ad alto dettaglio, ricostruendo in digitale le parti mancanti.
Stampa 3D. Apprenderemo come utilizzare tecnologie di stampa 3D per potenziare il restauro conservativo, partendo dai principi di prototipazione rapida, usando il modello digitale HBIM e affrontando il workflow per la conversione in STL e la generazione dei supporti, lo slicing degli elementi, la stampa 3D vera e propria, il post processing di pulitura e finitura. Capiremo quali tecnologie e materiali sono adatti a questo tipo di produzione, e soprattutto quali sono quelli più adatti al mondo degli stampi per ripristino e conservazione.
Analisi termografica. Affronteremo un workshop sulle nuove tencologia di scansione termografica che consentono di digitalizzare i reperti e i contenuti delle opere – da un antico libro fino a un manufatto – senza doverli aprire o manipolare, limitando al massimo il rischio di comprometterne l’integrità. Avremo la possibilità di vedere in azione gli strumenti, di esaminarne i risultati e di capire insieme a loro come poterli integrare nel modello e nel catalogo digitale dell’opera stessa.
Blockchain per catalogazione digitale. Il catalogo digitale di opere d’arte e beni mobili può essere potenziato con il passaggio dal Database a una tecnologia Blockchain basata su NFT (Non Fungible Token) che non solo permette la calogazione stessa, ma anche la gestione della proprietà e del diritto d’autore di immagini digitali che rappresentano, sul Web, gli equivalenti aspetti nel mondo documentale.
Intelligenza artificiale. Infine, chiuderemo la parte di Ricerca e sviluppo del MasterKeen affrontando l’uso della tecnologia più innovativa, l’intelligenza artificiale al servizio della cultura e della conservazione. Non svilupperemo sistemi di IA; ci appoggeremo a quelli disponibili sul mercato proprio come farebbe un ricercatore umanista per migliorare le analisi in funzione del prendere decisioni.
Vere e proprie materie per vere e proprie soft skills
Il Keen del MasterKeen
Keen è un termine inglese che indica la capacità di essere allo stesso tempo approfondito e appassionato, intenso e acuto, forte e intelligente. Tutte caratteristiche della didattica Volcano e, contemporaneamente, quelle che aiutiamo gli studenti a sviluppare. Sono le più apprezzate nel mondo professionale, al di la di tecnicismo e conoscenza della disciplina.
Le implementiamo con lezioni mirate, alleniamo competenze che hanno un doppio vantaggio: potenziano la capacità di apprendimento, permettendoci di raggiiungere livelli più profondi, e diventano vere e proprie Soft Skills da inserire nel curriculum.
Tecniche di apprendimento. Nel MasterKeen si impara innanzitutto a imparare. Meglio, più velocemente, con maggior efficacia. Affronteremo tecniche di potenziamento dell’apprendimento Volcano che potrai applicare in tutte le fasi del corso per trarne il massimo, soprattutto quando i giochi si faranno seri.
Advanced Note-taking. Per quando gli appunti lineari non saranno più sufficienti, perché gli argomenti chiederanno presto comprensione a più livelli, collegamenti, review e debriefing, Imparerai a produrre appunti strutturati per il ragionamento e review delle lezioni.
Mappe mentali. Impareremo a utilizzare le mappe mentali per organizzare il pensiero logico – e quindi il lavoro -, effettuare ragionamenti e brainstorming collaborativi e ragionare in real-time, creando connessioni tra concetti e metodi.
Problem Solving. Alla madre di tutte le competenze dedicheremo le lezioni più importanti del MasterKeen. Perché nel BIM, comenella vita, non è possibile saper fare tutto, ma è essenziale saper trovare il modo di fare ogni cosa.
Comunicazione efficace. Imparerai a implementare una comunicazione efficace ed efficiente nel team, rendendo migliore il processo di condivisione delle informazioni con compagni di studio che, un giorno, diventeranno colleghi di lavoro.
Esposizioni e presentazioni. Un ottimo lavoro presentato male non permette di valorizzare la bontà degli sforzi sostenuti. Faremo lezione anche sulla creazione di presentazioni che possano permetterti di esporre coerentemente il tecnicismo dei tuoi sforzi. Diverrà uno strumento polivalente: di apprendimento, di Problem solving, di organizzazione logica e sequenziale delle argomentazioni. È una skills dai mille vantaggi.
Smart working. Nel MasterKeen implementeremo anche questa skills perché tu sia pronto a lavorare con la massima produttività per le aziende o gli studi che attuano il lavoro da remoto. Magari dall’estero.
Teamwork. Imparerai i principi di Teamwork e Teamgrow per migliorare il lavoro di squadra, perché diventi una vera attitudine collaborativa per raggiungere un obiettivo comune o per completare un’attività nel modo più efficace ed efficiente. Più competenze in meno tempo, per tutti. Nelle aziende lo chiamano Apprendimento organizzativo.
Strategia in tempo reale. LEGO® SERIOUS PLAY®, l‘experience di teamwork cha lascia insegnamenti indelebili, connessioni solide, che permette di trovare la miglior soluzione a un problema, di farlo nel minor tempo possibile, di estrapolare la miglior efficienza, di avere una strategia in tempo reale per tutto il team.
In ogni MasterKeen. Per una volta. Per sempre
Costi e iscrizioni
Il corso
MasterKeen HBIM
18 posti disponibili
1 Aprile 2025
Durata
10 mesi, per un totale di 1.400 ore, fino al 12 Marzo 2026.
22 settimane di didattica frontale, workshop esercitazioni pratiche.
11 settimane per quattro Experience di tesi.
7 settimane di tirocinio.
Lezioni tutti i giorni, da Lunedì a Venerdì, dalle 9.30 alle 17.30.
Vacanze estive, natalizie e nei giorni festivi (consultare FAQ).
Costo
€ 11.500,00 + IVA (Tot. € 14.030,00)
Caparra 25%: € 3507,00*
Finanziamento
Il Master è finanziabile con il Per Merito di Intesa Sanpaolo, fino a 20.000 Euro per corso, alloggio, vitto. Inizi a restituire 2 anni dopo il corso, rateizzazione fino a 30 anni.
Pre-iscrizione
1. Premi il pulsante Iscriviti al MasterKeen e compila il modulo con i tuoi dati.
2. Invia il contratto firmato all’indirizzo email riportato all’interno ed eventualmente segnala l’intenzione di appoggiarti al finanziamento Per Merito.
3. Versa la caparra del 25% per confermare la partecipazione*. Hai finito, ci vediamo al Master.
* Nel caso di finanziamento Per Merito è possibile versare la caparra dopo averlo ottenuto.
Requisiti minimi
Conoscenza richiesta di Windows, PC e progettazione. Non è richiesta la laurea, solo aver frequentato un percorso di studi in linea con la progettazione edile. Non è richiesta alcuna conoscenza di Revit o del BIM: partiamo da zero.
Domande?
Consulta le risposte o chiamaci allo 0341.243749 per parlare con il responsabile area corsi Volcano e chiedere tutto quello che ti serve sapere.
Fast Answers & Questions
Domande e risposte
Quando si decide di iscriversi a un Master come quelli Volcano, domande e dubbi possono essere molti. Ce ne sono alcune alle quali è facile dare risposta. Le trovi qui sotto.
Per le altre puoi contattarci direttamente via e-mail all’indirizzo infocorsi@volcanohigh.it o al numero 0341.243749. Un nostro responsabile sarà a tua disposizione per spiegarti ogni aspetto legato al MasterKeen, sia tecnico che organizzativo.
Quante edizioni ci sono all'anno perquesto MasterKeen?
Il MasterKeen HBIM rientra nei piani formativi annuali di Volcano High. La sua durata generale è “un anno” accademico, nel quale vengono tenuti dieci mesi di lezione.
In Volcano infatti l’anno “scolastico” è alla giapponese: parte il 1° Aprile e si chiude il 31 Marzo dell’anno successivo. Sono previste sei settimane di vacanza estiva (da inizio Agosto a metà Settembre), due settimane di vacanze natalizie e due settimane a fine Marzo, prima della ripresa del nuovo anno.
In pratica, ogni MasterKeen HBIM viene tenuto una volta all’anno, partecipare all’edizione successiva significa procrastinar edi un anno la collocazione professionale. Quella vera, quella che abbiamo sempre protato ai nostri studenti.
Serve la laurea per frequentare il MasterKeen HBIM?
No. Serve solo la volontà di impegnarsi nell’imparare un lavoro professionale, dare il massimo e mettere a frutto i mesi che passerai con noi sfruttando al 100% il periodo formativo.
Ovviamente nel MK parliamo di HBIM il mercato degli immobili storici e dei beni culturali, quindi una base di conoscenza della progettazione architettonica, strutturale o impiantistica è ben accetta (non importa se con diploma o con laurea, e quest’ultima non è comunque necessaria), ma negli anni abbiamo avuto tra le nostre fila anche paesaggisti, periti industriali etc. E anche chi non aveva avuto esperienze pregresse nel mondo dell’architettura o dell’ingegneria.
Nel MK infatti non insegnamo a progettare – è una competenza che non viene affrontata – ma a realizzare il modello digitale e informativo HBIM di immobili e beni esistenti, un modello completo e rispondente alle normative.
Nemmeno le tesi di Experience sono “di progettazione”: si lavora su progetti e opere esistenti perché ci si concentra sulla trasformazione degli stessi in un gemello digitale per la gestione, la manutenzione e la conservazione.
Con Revit Inizierei da zero. È un problema?
No. Assolutamente.
Capita che alcuni studenti abbiano già usato software e strumenti prima di iscriversi ai corsi.
Ma per noi non fa differenza, si parte sempre e comunque da zero, almeno con gli argomenti dei corsi. Tutti sono qui per imparare ciò che viene insegnato, e per farlo è necessario spesso resettare ciò che si conosce già, perché può essere che le competenze siano da adattare ai nuovi scenari dell’HBIM.
Nel MasterKeen HBIM, in particolare, se il pensiero di avere in classe compagni che hanno già usato i software (e quindi di paragonarsi con essi) può essere potenziale fonte di disagio, è importante sapere che in genere queste differenze si ribilanciano entro le prime due settimane: un conto è saper usare Revit per ciò che si è fatto fino a ora, un altro è saperlo utilizzare per un processo HBIM.
Entro le prime due setitmane il MK entra nel vivo, e si affronta già l’apprendimento di competenze di alto livello e profondità che solitamente, da autodidatti, difficilmente si acquisiscono: anche se qualche compagno parte con una marcia in più, quando il programma acquista profondità, le differenze si azzerano. E spesso quando entrano in gioco i processi poi ci sono addirittura sorpassi e sorprese, soprattutto grazie a pregresse esperienze lavorative.
Non è quindi nemmeno una questione di età o di esperienza nell’uso dei computer; il buon risultato del percorso di apprendimento Volcano dipende solo da una cosa: la buona volontà di dare il massimo, fin da subito, fino alla fine.
Lavoro. Posso portare avanti la professione frequentando il MasterKeen?
In molti lo hanno fatto.
Ci sono stati liberi professionisti che hanno frequentato il MasterKeen e si sono organizzati per portare avanti il lavoro prima e dopo l’orario di lezione, o il sabato e la domenica.
Ovviamente, è un sacrificio che viene fatto con l’ottica dell’investimento. È ovvio che frequentando un Master le cui lezioni portano via la maggior parte dlela giornata si debba trovare dei compreomessi, sei tu a dover decidere se ottenere in cambio un salto di competenze professionalità possa essere un vantaggio.
In ogni caso, le giornate di lezione alternano lezioni a esercitazioni, queste ultime occupano due giorni alla settimana. Eventualmente puoi decidere di usarle per portare i tuoi lavori, mettendo in pratica ciò che apprenderai.
Quali occasioni di lavoro si aprono con il MasterKeen?
Nel MasterKeen HBIM sono previsti tirocini presso le due sttutture museali che ci hanno aiutato a creare il percorso e che lo supportano. Ma non è tutto qui, ci sono infatti tutti gli studi e le aziende che ci contattano per proporre collaborazioni a contratto ai nostri studenti, perchè sanno che quelli di loro che si impegnano e danno il massimo sono già pronti a essere messi al lavoro, fin da subito.
Per questo motivo ci inviano le richieste di collaborazione con la descrizione della figura ricercata, insieme ai contatti del responsabile delle candidature. La richiesta viene girata dalla nostra segreteria a tutti gli studenti che – liberamente e secondo le proprie aspirazioni professionali – inviano la propria candidatura e sostengono il colloquio di lavoro.
In moti casi gli studenti sperimentano proprio durante il MasterKeen anche l’esperienza del primo colloquio, o delle prime autocandidature. Per questo motivo proponiamo sempre a tutti gli studenti una lezione sul self-proposal, ovvero sulla preparazione di tutto ciò che serve a una buona candidatura: curriculum, resume, lettera motivazionale, profili social, etc.
Negli anni abbiamo girato centinaia di occasioni di collocazione professionale (vera), e i nostri studenti lavorano ormai in tutti i più grandi studi di progettazione e nelle migliori aziende. Abbiamo una percentuale occupazionale del 98% a un mese dal termine del MasterKeen, esclusi ovviamente i periodi di vacanza (per esempio, il mese di Agosto). Risultati che sono tutt’oggi ineguagliati da qualsiasi altro ente formativo o istituzione accademica, facilmente verificabili dai profili Linkedin dei nostri ex-studenti. E molti di loro nel giro di poco tempo sono diventati BIM Coordinator, BIM Manager e BIM Consultant.
Attualmente (Settembre 2024) non riusciamo a soddisfare tutte le esigenze delle aziende che si rivolgono a noi per proporre collaborazioni ai nostri studenti.
È un Master universitario?
No.
Quelli di Volcano High sono tutti Master privati, come quelli di tante altre scuole indipendenti dalle istituzioni.
Si chiamano Master perché insegnano un mestiere, un arte, una competenza reale e la pratica del lavoro, tanto che la percentuale di collocazione lavorativa è tra le più alte d’Italia.
Permettono, in pratica, di costruire competenze da spendere immediatamente in una carriera lavorativa, fin dal primo giorno utile dopo la fine del corso.
In realtà non sono solo Master.
Sono MasterKeen – un termine che abbiamo forgiato noi per meglio descriverne il livello e soprattutto per differenziarli da quelli di tipo universitario -, ovvero una versione potenziata dei Master privati.
È quindi importante capire che non essendo Master di tipo universitario né Volcano High né le sue consociate sono legalmente assimilabili alle accademie universitarie, e quindi i nostri MasterKeen non sono compatibili con tutte quelle fonti di finanziamento regionale (generalmente bandi) legati all’erogazione di “Master Universitari di 1° e 2° livello“.
Non lo sono e non lo saranno mai. Per scelta.
Questo ci rende infatti liberi di impostarne il programma come meglio riteniamo, per allinearci in tempo reale al mercato del lavoro e alle richieste di professionalità di aziende, studi ed enti, liberi di assoldare e crescere i migliori istruttori in base alle reali competenze e, soprattutto, di non essere legati a programmi formali e burocraticamente rallentanti.
Questo è il motivo per cui, quando nei MasterKeen parliamo di collocazione lavorativa, intendiamo quella a contratto, quella vera. Tutti gli ex-studenti che rientrano nella percentuale di collocazione occupazionale che abbiamo ottenuto grazie al nostro metodo hanno collaborazioni a contratto.
Infine, non essendo Master di tipo universitario, l’attestato di fine corso è rilasciato direttamente da Volcano High e non ha valenza “burocratica” per crediti formativi universitari; è invece utilizzabile per i crediti degli ordini professionali con autocertificazione. Alcuni bandi di concorso lo riconoscono valido, ma dipende dal bando e dalla richiesta esplicita del Tipo di master (universitario e/o privato).
Perché il MasterKeen è un Master anche se non è Universitario?
Perché insegna un mestiere, una maestria.
Il nome Master significa questo.
E dai nostri MasterKeen si ottiene l’apprendimento, ovvero il saper fare a propria volta.
Il MasterKeen è un Master annoverato tra quelli privati, così come lo sono quelli di tutte le scuole private non accreditate – per scelta – presso le istituzioni, proprio come Volcano High e tante altre che rappresentano eccellenze nei propri settori formativi di appartenenza.
La frequenza è obbligatoria?
Si.
I MasterKeen e i corsi Volcano High sono sempre esperienze professionalizzanti, quindi la partecipazione è obbligatoria. Non è possibile seguirli a tratti, a pezzi, e in ogni caso non servirebbe a nulla.
Insegniamo mestieri, ovvero attuiamo apprendimento vero, non ci limitiamo a distribuire conoscenza. Non è possibile quindi imparare a fare le cose con le proprie mani facendosi passare gli appunti dai compagni perché si saltano le lezioni.
Nel caso del MasterKeen HBIM, in particolare, la didattica prevede una grande componente di partecipazione attiva da parte dello studente, che diventa fin da subito fautore del suo miglior apprendimento. Per questo motivo la sua frequenza è costantemente richiesta, così come lo sarebbe sul lavoro: i MasterKeen sono pensati per accompagnare e abituare gli studenti all’esperienza lavorativa, e quindi ne ricalcano la necessità.
Facciamo lezione tutti i giorni, tutto il giorno, come al lavoro. Ogni lezione è importante per poter comprendere quella successiva, perché ognuna è parte di un flusso di apprendimento che manteniamo costante.
Le assenze ovviamente sono permesse e comprensibili (non siamo carabinieri), ma sono a completa discrezione dello studente e incidono sulla percentuale di frequenza necessaria a ottenere l’attestato finale.
Le uniche assenze che non incidono sulla frequenza sono quelle per malattie e giustificate da un apposito certificato medico.
Nel caso di assenza non è possibile recuperare le lezioni perse se non con l’aiuto e il contributo dei compagni: gli istruttori sono sempre a disposizione per chiarimenti e approfondimenti, ma recuperare interi giorni di lezione in pochi minuti non è proprio possibile, perché il programma deve proseguire per il resto dei compagni che nel frattempo hanno frequentato.
Può certamente capitare di ammalarsi, in questo caso nel MasterKeen consigliamo e alimentiamo la condivisione e la collaborazione tra compagni fin dai primi giorni: si tratta di uno degli strumenti pratici più potenti che utilizziamo per aumentare esponenzialmente il livello di apprendimento man mano che il Master prosegue e raggiunge il suo apice.
Devo possedere un PC personale per frequentare i corsi?
Non per frequentare le lezioni in sede.
La didattica e le lezioni sono organizzate per sfruttare le attrezzature Volcano – tra le quali i PC – e non prevedono i loro utilizzo oltre agli orari di lezione. Mettiamo a disposizione postazioni complete perché lo studente abbia tutto ciò di cui c’è bisogno. Non serve nemmeno il materiale di cancelleria, diamo tutto noi.
Quindi in questo scenario un PC personale non è necessario per frequentare il corso con erogazione frontale.
Sicuramente però non vogliamo tarpare le ali ai più entusiasti, agli studenti che desiderano esercitarsi anche fuori dagli orari e dalle giornate di corso. In questo caso allora possedere un computer personale con i programmi installati diventa importante perché al di fuori delle lezioni non è possibile utilizzare quelli della scuola.
Attenzione! alcuni dei software che utilizziamo nei corsi e nei Master – come Autodesk Construction Cloud per il CDE e Solibri per il Model Chacking – non sono disponibili in versione Student. Altri invece sono completamente gratuiti (come i software Google).
Volcano High non si assume alcuna responsabilità riguardante PC personali degli studenti e software installato su questi ultimi, e non fornisce aiuto o assistenza (né come organizzazione, né come istruttori) per l’installazione degli stessi, che deve avvenire in totale autonomia.
Per la lista dei software utilizzati consultate la pagina nella sezione “Programma del corso”.
Le experience di tesi del MasterKeen sono come le tesi di laurea?
No. Assolutamente no.
Le “tesi” dei MasterKeen, trattando il processo HBIM, non sono come le tesi di laurea, o meglio non ne ricalcano per nulla la dinamica. Ci sono differenze importanti, sostanziali e determinanti per l’acquisizione della professionalità.
Innanzitutto, l’abbiamo chiamate “Experience di tesi“, inserendovi il termine tesi, semplicemente per fornire a chi arriva dall’esperienza universitaria un allineamento “di paragone” alla fine della fase del percorso di studi, e al fatto che si è chiamati a mettersi alla prova. Ma le simiulitudini si fermano qui.
“Experience”, infatti, è un termine inglese traducibile contemporaneamente sia come esperienza, sia come pratica, sperimentare, provare, conoscere, mestiere. Si tratta quindi di un periodo che, contrariamente all’esperienza universitaria, fa parte del momento formativo (perché anche lavorando si impara molto): non si tratta di una fase distaccata.
Le Experience di tesi del MasterKeen si sviluppano infatti all’interno del corso, e prevedono la creazione di un vero modello HBIM in regime di teamwork, con operatività condivisa e collaborativa, usando tutta la struttura Voclano High che, per il periodo di lavoro, si trasforma in un grandissimo studio professionale dedito al raggiungimento dell’obiettivo: la consegna del modello finale.
Contrariamente alla tesi di un percorso tradizionale, quindi, non si lavora da soli per presentare un proprio lavoro a una commissione.
Si lavora tutti insieme, collaborativamente e in modo condiviso, per raggiungere il miglior risultato possibile, con la più alta qualità. Un lavoro del quale poter andar fieri, nel quale tutti danno il massimo, e da aggiungere al proprio portfolio per aumentare le proprie occasioni di collocazione lavorativa, da presentare con orgoglio a BIM Manager ed esperti del settore per essere apprezzati sia nelle capacità tecniche, sia in quelle organizzative.
Quante assenze posso fare?
Nei MasterKeen in particolare, la percentuale massima di assenze è del 15% sull’intero monte ore (presenza richiesta almeno 85%). Superata tale soglia non possiamo né rilasciare gli attestati di frequenza del Master.
Nelle assenze vanno contate anche eventuali mancanze di partecipazioni alle sfide (esercitazioni) individuali e di gruppo, che sono parte attiva dell’apprendimento, così come i ritardi o le uscite anticipate, che vengono gestite in automatico dal sistema di accesso tramite badge e dalla segreteria.
Specificatamente per i MasterKeen, anche il periodo di Experience di tesi è da contare come partecipazione effettiva: non è da considerare come una tesi universitaria, perché avviene in modo completamente diverso. Si svolge in aula, durante le ore del corso, in regime di teamwork e soprattutto fa parte del programma formativo. Saltare la tesi equivale quindi purtroppo a un’assenza.
Non potendo scardinare il conteggio delle ore partecipative, abbiamo quindi stabilito che nel caso di assenza dalla tesi per accoglimento di un’opportunità lavorativa la segreteria rilascerà allo studente un documento ufficiale dove si attesta la partecipazione e i moduli frequentati, specificando che lo studente ha saltato il periodo di tesi perché ha saputo accogliere un’occasione lavorativa importante per il proprio futuro professionale.
È già successo in passato, e molti degli studenti che non si sono lasciati sfuggire le occasioni adesso operano come BIM Manager e BIM Coordinator per grandi aziende e studi.
Informazioni
Assistenza
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