BIM su blockchain

Validazione, consegna e tutela dei modelli

 

 

 

 

 

 

Fatto.

 

Abbiamo preso modelli, famiglie caricabili,  showroom di famiglie di sistema e IFC, li abbiamo messi – nel vero senso del termine – su blockchain, scolpito i metadati e, soprattutto, la proprietà fisica e intellettuale degli stessi nella pietra, tutelandoli per sempre.

Nuovi scenari.

 

Da qui in poi si aprono nuove porte, nuovi scenari: le transazioni dei modelli tramite blockchain possono essere utilizzate per l’attuazione contrattuale, per autorizzare o riscuotere SAL e pagamenti, per tutelare o trasmettere al cliente la proprietà del modello e quella  intellettuale. 
Oppure, perché no, per salvaguardare dai mancati pagamenti.

Sicuramente c’è ancora tanto da fare, da costruire, da capire.
Le stesse implicazioni di una consegna dei modelli su blockchain possono essere temi di studio, e noi ne abbiamo già individuati molti.

Il primo passo.

 

Si parla tanto di “utilizzo della blockchain” nella filiera delle costruzioni, paragonandolo molto a quello che si utilizza in alcuni casi legati all’Industria 4.0. È sicuramente il futuro, ma applicare queste tecnologie a una filiera è un processo che richiederà anni. E intanto se ne parla.
Un buon primo passo consiste sicuramente nell’utilizzarla almeno per quelli che sono processi digitali già assestati, come appunto il BIM.
Scegliere per cosa iniziare a usare in modo pratico la blockchain – un’applicazione specifica – e poi attuare una soluzione pratica.
Questo è stato il nostro buon primo passo.

Coinvolge tutti.

 

La consegna e la tutela BIM su blockchain non è questione da programmatori nerd. È un flusso al quale collaborano, in modi diversi e in tempi diversi, tutti gli attuali attori del BIM, ognuno per il proprio range di competenze: BIM Manager e CDE Manager (soprattutto), avvocati e legali aziendali e di studio, specialisti dei contratti, BIM Coordinator, BIM Specialist.
È necessario creare modello e famiglie BIM ottemperando Usi e LOIN, rispettado il Capitolato Informativo, usando il CDE per l’approvazione (anch’essa “trascrivibile” su blockchain), accompagnare la consegna finale “classica” – i file di consegna – con un’apposita esportazione adatta alla transazione, al trattamento proprietà industriali, intellettuali e fisiche, che con una blockchain rimangono incise nella pietra per sempre.

Modello BIM

In formatoAutodesk Revit (.rvt) o altro.

Librerie BIM

Famiglie in formato Autodesk Revit (.rfa).

Showroom

File Revit, con tutte le famiglie di sistema.

IFC

Modello Open BIM.

Ottemperanza totale.

 

Con le blockchain si fa una sola cosa: transazioni.
Ma “una sola cosa” con la quale si fanno contemporaneamente molte cose.
Si certifica un passaggio di proprietà, si da conferma a un possesso, si certifica una validazione.
La particolarità risiede nel modo in cui lo si fa: incorruttibile. Le blockchain sono a oggi le uniche tecnologie di registrazione di transazioni che sono, per natura, incorruttibili.
È impossibile modificarne le registrazioni.
È l’unica tecnologia che – anche legalmente – può essere preso come assunto di tracciabilità, affidabilità, immutabilità, databilità, inviolabilità, irrevocabilità, verificabilità. Tutte caratteristiche richieste dal DL 560, che una transazione su blockchain dei modelli certifica in modo insindacabile.

Transazioni nella blockchain

Facile? Difficile?

 

Dipende. Perché per attuare una consegna su blockchain, per proteggere i modelli tramite essa, è necessario intendersene di molte cose.
È necessario intendersene di BIM “pratico” innanzitutto, perchè i modelli vanno sviluppati anche con l’ottica della consegna; in pratica, la consegna va considerata a sua volta – così come andrebbe fatto per l’esportazione IFC – un Uso del modello fin dall’inizio e in base a essa impostare il workflow di lavoro nel CDE perchè il tutto sia esportabile in un formato adatto con tutti i parametri e le informazioni.

È necessario intendersene di tecnologie Web 2.0 e 3.0, di blockchain e tutto ciò che ruota intorno a esse, dai token classici agli NFT.

È necessario conoscere anche la programmazione, non per forza a livello professionale. perché gli smart contract che regolano la transazione dei modelli BIM sulla blockchain possono anche scrivere in automatico i metadata derivati dalla parte informativa di modelli, famiglie e oggetti, come proprietà e parametri. Ma per fortuna gli smart contract e il codice necessario ad automatizzare il processo con i modelli BIM non sono nulla di impossibile da affrontare.

Non è facile o difficile. È solo necessario aver voglia di imparare tutto ciò che serve per attuare il flusso di lavoro, o di colmare le competenze che ancora ci mancano. Tutto qui. Basta essere una figura BIM smanettona,

La notizia buona è che una volta capaci di affrontare tutto questo – anche qualcosa in meno – la gestione dei modelli BIM sulla blockchain diventa fattibile in modo concreto.
Così come abbiamo fatto in Volcano Labs.

Ma questa è una storia che racconteremo in un altro momento.

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